Il videoterminale è diventato ormai uno strumento irrinunciabile in qualunque posto di lavoro, e le persone che passano quasi otto ore al giorno davanti a uno schermo sono la maggior parte. Sono tantissime le attività lavorative che non potrebbero neppure esistere, senza l’ausilio di un’unità video. Oltre ai problemi relativi alla postura ed ai campi elettromagnetici, uno degli aspetti maggiormente tenuti in considerazione da chi si occupa di medicina del lavoro, è sicuramente lo stress oculare al quale i lavori da videoterminale sono sottoposti. Una delle principali conseguenze è sicuramente la secchezza oculare, con conseguente sensazione di prurito e bruciore. Questa condizione risulta ancor più presente nei soggetti che utilizzano lenti a contatto, anch’esse causa di una diminuzione delle secrezioni oculari.
Anche durante e dopo la menopausa, la maggioranza delle donne tende a soffrire di secchezza oculare, che provoca sensazioni a volte anche molto fastidiose.
La carenza di estrogeni, durante questa fase della vita di una donna, ha infatti come diretta conseguenza, tra le altre, una riduzione del liquido prodotto dalle ghiandole lacrimali.
Questa secrezione, oltre ad avere una funzione di idratazione dell’occhio, crea una sorta di barriera, che protegge dall’azione aggressiva di agenti esterni, quali vento, polveri ecc. La riduzione di tale barriera espone l’occhio a un maggior rischio di irritazioni e complicazioni anche più gravi.
In tutti questi casi, dunque, è importante assicurarsi di intervenire per fornire all’occhio la giusta idratazione. La soluzione ideale per le tante problematiche di stress oculare è l’utilizzo di sostituti lacrimali utili, appunto, a lubrificare e contrastare la secchezza.
Xiloial, ad esempio, unisce due principi con importanti proprietà idratanti: il polisaccaride del seme di tamarindo e l’acido ialuronico.
Le lacrime di benessere Xiloial forniscono un sollievo immediato, non offuscando la vista.